OBIETTIVI

“Non hai più tempo per le questioni importanti? Sei stressato da una vita urgente e frenetica? Scopri come stabilire la tua direzione e raggiungere velocemente i tuoi obiettivi!”

di Giacomo Bruno - Autostima.net

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INTRODUZIONE | TU CHE PERSONA SEI? | OBIETTIVI CHIARI | LA FORMULA MAGICA | IL TEMPO: QUI E ORA | CONCLUSIONE

Il Tempo: Qui e Ora

Riuscire a capire chi siamo e decidere dove vogliamo andare sono dunque i presupposti fondamentali della realizzazione personale e del successo in ambito personale e professionale.

Pensiamo per un attimo alle persone che hanno carisma. Cosa le contraddistingue? Proprio il fatto di essere coerenti e congruenti con loro stessi, trasmettendo sempre messaggi chiari ed univoci agli altri. Una visione chiara e definita, che viene trasmessa non tanto attraverso le parole, ma mediante i fatti: vivere in sintonia e coerenza con i propri valori personali.

Immaginiamo per un attimo una scultura e pensiamo che all’interno della lastra di marmo sia racchiusa la nostra vita. Come vogliamo procedere, vogliamo forse scolpirla a caso? O piuttosto dobbiamo già prevedere in quella lastra la nostra scultura finita, limitandoci così a rimuovere soltanto il marmo in eccedenza, lasciando che la nostra vita si concretizzi così come l’abbiamo immaginata? Se stabiliamo con precisione le nostre mete infatti, riusciremo a non sprecare alcuna energia, evitando di direzionarle su falsi obiettivi, o di pensare ai problemi del passato e alle angosce del futuro.

Vivere il presente, concentrandoci sull'istante che stiamo vivendo, sul “qui e ora” è di sicuro la scelta di vita migliore. Non è facile, certo, soprattutto all’inizio. Immaginiamo per un attimo cosa succederebbe se riuscissimo a vivere davvero solo l'istante. Non smetteremmo forse di essere angosciati, di avere paura o di soffrire per quanto avevamo prima o non abbiamo ottenuto in certe circostanze del passato? Passiamo la vita con il timore che qualcosa possa andare storto o che i nostri sogni possano non realizzarsi. E se smettessimo di avere paura? Quante delle nostre preoccupazioni si avverano realmente? E allora questo non è forse del tempo trascorso inutilmente?

Una storia molto interessante che si raccontava un po’ di tempo fa diceva questo: “Se una banca ti accreditasse 86.400 euro e tu avessi soltanto un giorno per spendere tutti i soldi, cosa ci faresti? Ricordati che alla fine della giornata il tuo conto è di nuovo a zero, o li spendi o li perdi. Cosa ci faresti? Cercheresti di spenderli al meglio, giusto?

Ebbene, ognuno di noi possiede un conto in questa banca. Questo conto si chiama Tempo. Ognuno di noi ha ogni giorno 86.400 secondi da spendere. Nessuno di questi secondi potrà mai tornare indietro ed essere vissuto nuovamente. Non esistono accrediti sul deposito di domani, devi vivere nel presente con il deposito di oggi. Investi al meglio il tuo tempo per ottenere successo, salute e felicità.

L'orologio continua il suo cammino: ottieni il massimo da ogni giorno. Non permettere che nessun secondo vada sprecato in dolore, sofferenze, paure, ricordi dolorosi. Fermati a chiedere qual è il modo migliore per passare questo preciso istante. Essere presenti, qui e ora, per vivere con gioia e serenità!”.

Attenzione, vivere il presente non vuol dire che dobbiamo interrompere i nostri progetti sul futuro, smettendo di darci obiettivi concreti o impedendoci di sperare ancora nei nostri sogni, anzi. Semplicemente è meglio lasciarsi andare, far scorrere via le ansie e mantenere la serenità e la positività: con uno spirito sereno ed allegro sarà molto più facile raggiungere i nostri obiettivi.

Vivere il presente non vuol dire neanche perdere il nostro calore umano, le nostre emozioni, i nostri sentimenti: significa semplicemente non alimentare le costruzioni mentali che ci creano sofferenza. Immaginiamo un evento negativo: purtroppo prima o poi capitano a tutti, ne avremo sicuramente uno che ci ha amareggiato, fatto soffrire. Riviviamolo per un istante, in modo tale che l'evento faccia comunque parte del nostro bagaglio di esperienze e ci lasci un insegnamento duraturo. Ma smettiamo di angosciarci per tutto il tempo successivo, sia esso qualche ora o giorni interi. Se continuiamo a ripensare ad un evento triste, proseguendo a soffrire per esso come se fosse tuttora vivo nel presente, questo non ci aiuterà a diminuire la sofferenza o a modificare l'evento.

Il cervello non distingue tra la realtà e un evento ben immaginato: rischiamo dunque di soffrire tutte le volte come se fosse la prima volta, con lo stesso grado di intensità. Allora l'unica cosa che possiamo fare è fermarci, dire “stop”. Pensare “ok, è successo, ho sofferto. Ora basta. Ora sono nell'istante successivo, posso smettere di soffrirne. Mi trovo in questa situazione, la vita ha scelto per me. Ma adesso sono io che scelgo. Scelgo di stare bene”. E vivere l'istante successivo con maggiore serenità, con la consapevolezza che nulla può cambiare il passato.

Ogni giorno impegniamoci a vivere correttamente l'istante presente. Iniziamo con l'osservarci attentamente nei nostri processi mentali, di tipo intellettivo, emotivo e fisico.

ESERCIZIO
Osserviamo la nostra posizione, sentiamo le nostre sensazioni, guardiamo con i nostri occhi tutto quello che ci capita, senza interpretare. Tutto è importante, non esistono oggetti o situazioni di minore o maggiore valore. Siamo vigili anche su tutti i nostri pensieri, sui nostri processi mentali. Ascoltiamo il nostro dialogo interno e interrompiamolo non appena ci rendiamo conto che sta tentando di interpretare ciò che osserviamo: purtroppo viviamo in una realtà fatta di schemi e strutture interpretative che la cultura e la società ci hanno imposto sin da bambini. E’ come se ci fossimo addormentati, dando ascolto a quelle convinzioni.

Il primo passo per uscire da questo vero e proprio sonno spirituale è quello di acquisire consapevolezza di noi stessi, di quello che facciamo, di quante volte e come rispondiamo in maniera automatica a quello che ci accade. Vogliamo forse essere come delle macchine, che rispondono automaticamente e in modo schematico agli eventi? Sicuramente no. Per questo è necessario riprendere al più presto il controllo di noi stessi. Cominciamo in questo modo, attraverso un semplice esercizio di presenza, concentrandoci a turno sui vari sensi.

- Modalità Visiva: guardiamo con attenzione tutta la realtà circostante. Allarghiamo al massimo lo sguardo, anche oltre i centottanta gradi, sfocando leggermente la vista e lasciando che gli stimoli visivi colpiscano i nostri occhi. Limitiamoci ad osservare, senza interpretare. Lasciamo che gli oggetti che abbiamo di fronte siano solo un insieme di forme e colori, senza dargli un nome. Osserviamo e basta.

- Modalità Auditiva: ripetiamo la stessa pratica con il sistema uditivo, ascoltando tutti i suoni che ci arrivano alle orecchie. Ancora una volta non dobbiamo interpretarli, bensì lasciare che il suono, di una sirena per esempio, sia soltanto un suono come tanti.

- Modalità Cinestesica: sentiamo ora le sensazioni del nostro piede destro. Concentriamoci su di esse, anche sul più piccolo dei cambiamenti, sulla temperatura, sul formicolio. Poi procediamo salendo lungo la gamba, quindi nel lato sinistro e così via lungo tutto il corpo. Sentiamo le sensazioni, ma senza interpretarle. Lasciamo che un piccolo dolore o anche solo un po' di prurito siano solo un trasferimento di impulsi elettrici del nostro sistema nervoso.
Questo semplice ma intenso esercizio ci consente di stimolare la nostra concentrazione, ci mette in grado di ricordarci di noi stessi in ogni istante. E’ fondamentale capire che la realtà che viviamo è solo una simulazione del mondo e non la realtà oggettiva, in quanto è filtrata dal nostro sistema nervoso; una serie di impulsi visivi, uditivi, sensoriali arrivano mediante i nostri sensi al nostro cervello in forma di impulsi elettrici; questi impulsi vengono poi interpretati in base alle nostre credenze, ai nostri riferimenti, alla nostra identità.

Quando pratichiamo questo esercizio quindi, noi ci riportiamo ad un livello più alto di coscienza: un livello superiore che ci riporta alla nostra essenza, quella essenza che nel corso degli anni viene distorta dall'ambiente in cui viviamo, dalla cultura in cui cresciamo, dalle persone che frequentiamo.

E’ un esercizio che ci fornisce un alto grado di consapevolezza su noi stessi e sul mondo che ci circonda, e che ci permette quindi di trovare e affermare tutto il nostro potere personale, vero fondamento di una personalità forte e determinata, propria di chi sa chi è e dove sta andando.

E tu ora sei uno che sa chi è e dove sta andando!

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